Un nuovo trattamento per il disturbo da binge-eating che affronta gli episodi di abbuffata e il calo del peso

A cura di A cura di: Martina Seravelli e Simona Calugi – AIDAP Empoli e Firenze

La maggior parte delle persone che ricercano trattamenti per il disturbo da binge-eating (in inglese binge-eating disorder, BED) hanno un sovrappeso o un’obesità e nonostante ciò le terapie psicologiche ad oggi a disposizione per il trattamento di tale disturbo portano a buoni risultati sul controllo dell’abbuffata ma non sulla perdita di peso, che risulta invece essere un obiettivo importante in coloro che ricercano questi trattamenti. Dall’altra parte i classici trattamenti per la perdita di peso non lavorano sul problema delle abbuffate, e se anche queste si riducono, questo succede solo nel breve periodo.

Da qui nasce l’esigenza di pensare ad un modello terapeutico integrato che si basi sui fattori di mantenimento degli episodi di abbuffata e del sovrappeso/obesità. L’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo, le regole dietetiche estreme e rigide (là dove presenti) e gli effetti degli eventi e degli stati emotivi, sono meccanismi di mantenimento potenzialmente presenti nei pazienti con disturbo da binge-eating. Questi meccanismi, insieme a quelli che mantengono l’obesità, solo il target di questo nuovo intervento.

Una delle chiavi innovative di questo approccio è il riconoscimento della necessità di affrontare l’alimentazione in eccesso disregolata dei pazienti al di fuori dei loro episodi di abbuffata così come i loro alti livelli di inattività, in aggiunta alle loro aspettative non realistiche di perdita di peso ed agli obiettivi primari correlati.

Inoltre, per far fronte all’obiettivo di perdita di peso, è necessario promuovere una moderata restrizione dietetica, che non faccia incorrere nel rischio di aumentare gli episodi di abbuffata e al contempo incoraggiare uno stile di vita attivo. L’obiettivo dovrebbe essere raggiungere e mantenere un calo ponderale modesto e clinicamente significativo in grado di portare nel soggetto un miglioramento dello stato di salute, generalmente rilevabile con una perdita di peso ≥ 5% rispetto al peso iniziale.

Dopo una prima fase di valutazione, il trattamento prevede 24 sedute in 24 settimane seguite da una fase di mantenimento estesa con incontri a cadenza mensile. Ci sono 4 fasi distinte: le prime due fasi sono relativamente uniformi per tutti ma comunque individualizzate sulla base dei progressi iniziali (la perdita di peso è introdotta prima in coloro che riducono rapidamente gli episodi di abbuffata). La fase 3 (corpo del trattamento) include sempre le componenti della perdita di peso ed il suo contenuto è individualizzato per includere moduli rilevanti per creare la formulazione personalizzata e affrontare tutti i meccanismi di mantenimento. La fase 4 si basa sul mantenimento nel lungo termine dei cambiamenti conseguiti durante il trattamento ed è anch’essa individualizzata per aiutare il paziente a mantenere i progressi fin qui raggiunti.

Al fine di raggiungere il massimo dei cambiamenti precoci, fattore associato in maniera consistente a migliori risultati, sono state proposte due sedute a settimana per le prime quattro settimane, seguite da sedute settimanali per il corpo principale del trattamento e sedute ogni due settimane durante la fase finale dello stesso. La susseguente fase di mantenimento termina dopo 12 mesi, ma potrebbe essere implementata via telefono oppure on-line.

In conclusione, per fronteggiare la grande sfida sul trattamento del disturbo da binge-eating associato ad obesità, gli autori propongono un intervento integrato con gli obiettivi di affrontare sia gli episodi di abbuffata che l’eccesso ponderale. Future ricerche dovranno testarne l’efficacia.

Fonte: Cooper Z., Calugi S., Dalle Grave R., “Controlling binge eating and weight: a treatment for binge eating disorder worth researching?”, Eating and Weight Disorders 2019 Jun 18. doi: 10.1007/s40519-019-00734-4