Check della forma del corpo e immagine corporea negativa: informazioni per i pazienti

A cura di Massimiliano Sartirana e Riccardo Dalle Grave

Il check della forma del corpo è un comportamento frequentemente praticato da tutte le persone, ma che viene eseguito molto più spesso e in modo atipico da quelle che presentano un’immagine corporea negativa.

I check della forma del corpo più comuni sono i seguenti:

  • guardarsi allo specchio per controllare specifiche parti del corpo;
  • misurare le dimensioni di quest’ultimo con un metro a nastro;
  • pizzicarne alcune parti per valutare quanto si è grassi;
  • prendere in mano ripetutamente il grasso sottocutaneo della pancia, delle cosce e delle braccia;
  • toccare le ossa del corpo;
  • verificare che ci sia uno spazio tra le cosce quando si sta in posizione eretta con le ginocchia unite;
  • mettere un righello tra le due creste iliache quando si sta sdraiati, per verificare che non tocchi la superficie dell’addome;
  • guardare verso il basso quando si è seduti per valutare quanto sporge l’addome o quanto le cosce si allargano;
  • confrontare il proprio corpo, o parti specifiche dello stesso, con quello di altre persone.

Le funzioni più comuni del check della forma corpo riportate dalle persone con immagine corporea negativa sono due:

  1. capire quale sia la loro forma del corpo;
  2. verificare se la forma del corpo è cambiata.

La maggior parte delle persone con immagine corporea negativa riferisce di sentirsi male dopo aver eseguito il check della forma del corpo e, sebbene alcuni riportino di sentirsi rassicurati quando hanno la conferma che la forma del corpo non è cambiata, ciò non arresta la loro preoccupazione per la forma del corpo e la frequente ripetizione di questo comportamento.

Il check della forma del corpo ha un ruolo centrale nel mantenimento dell’immagine corporea negativa attraverso i seguenti meccanismi principali (figura 1):

  • aumenta l’insoddisfazione corporea in conseguenza dell’attenzione focalizzata solo sulle parti del corpo ritenute eccessivamente grosse, piuttosto che sul corpo nella sua interezza;
  • amplifica i difetti apparenti in conseguenza dello scrutare specifiche parti del corpo in modo prolungato – “Quello che si cerca si trova”;
  • conferma che la forma di alcune parti del corpo è troppo grossa in conseguenza del confronto esclusivo con persone che hanno una particolare forma del corpo (per esempio una pancia piatta);
  • rafforza l’adozione di comportamenti estremi di controllo del peso in conseguenza dell’aumentata insoddisfazione corporea.

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Figura 1. Il check del della forma del corpo mantiene l’insoddisfazione corporea e favorisce l’adozione di comportanti estremi di controllo del peso

Per affrontare l’immagine corporea negativa è necessario identificare e interrompere i check della forma del corpo disfunzionali. Le persone spesso non sono consapevoli di eseguirli e per tale motivo è consigliabile monitorarlo in una scheda monitoraggio per un periodo di due giorni. Una volta identificati, i check della forma del corpo vanno divisi in due categorie:

  1. i check del corpo da sospendere (per esempio misurare le dimensioni delle varie parti del corpo);
  2. i check del da ridurre in frequenza e da modificare (per esempio l’uso dello specchio, il confronto con gli altri e con le immagini dei media).

Lo scrutare il proprio corpo allo specchio porta a ingigantire i propri difetti (mentre l’opposto accade quando ci si guarda il modo accidentale) e mantiene l’insoddisfazione corporea (figura 2). In questi casi va pianificato quando usare lo specchio (per esempio solo prima di uscire), cosa guardare (per esempio il corpo nella sua interezza, come stanno i capelli o il trucco) e per quanto tempo rimanere davanti allo stesso (per esempio un’occhiata rapida). Se si vuole usare uno specchio per valutare la propria forma del corpo, bisognerebbe a porsi sempre le seguenti domande: “Cosa sto cercando di scoprire?”; “Posso scoprirlo usando lo specchio?”; “C’è il rischio di avere cattive informazioni?”.

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Figura 2. Il check allo specchio porta a ingigantire i propri difetti del corpo

 

Il confrontare il proprio corpo frequentemente con quello degli altri porta a trarre delle conclusioni negative perché le persone con un’immagine corporea negativa commettono due errori principali: (1) eseguono un confronto selettivo con persone magre e attraenti e (2) giudicano il corpo delle altre persone in modo superficiale perché lo guardano rapidamente. In questi casi può essere utile eseguire i seguenti esercizi:

  • Selezionare ogni terza persona che si incontra e osservare il suo corpo. Poi scrivere che cosa si è appreso da questa esperienza.
  • Scrutinare in dettaglio e a lungo il corpo di altre persone della stessa età e attraenti in uno spogliatoio o in spiaggia o in piscina. Poi scrivere che cosa si è appreso da questa esperienza.

Questi esercizi aiutano a capire che la maggior parte delle persone ha difetti e che anche quelle attraenti non ne sono prive.

Una forma particolare di confronto è quella con le immagini delle riviste di moda, che spesso sono modificate al computer e non sono rappresentative di corpi umani reali. In questi casi è consigliabile evitare di leggere queste riviste per non essere influenzati negativamente dall’effetto Photoshop”.

 

Per ulteriori informazioni

Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP) www.aidap.org

Dalle Grave R. Come vincere i disturbi dell’alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Verona: Positive Press www.positivepress.net

Le informazioni e le raccomandazioni riportate in questa pagina sono appropriate nella maggior parte dei casi, ma non sostituiscono la diagnosi e il trattamento medico e psicoterapeutico. Per ottenere informazioni specifiche sulle proprie condizioni mediche e psicologiche, si consiglia diconsultare il proprio medico. Questa pagina può essere fotocopiata dal personale sanitario per fini non commerciali e può essere condivisa con i pazienti.