La riduzione del check del corpo nell’anoressia nervosa si associa al miglioramento della psicopatologia specifica e generale

Riccardo Dalle Grave

I pazienti con anoressia nervosa, bulimia nervosa e altri disturbi dell’alimentazione riportano livelli di check del corpo più elevati rispetto ai controlli. È stato proposto che il check del corpo ripetuto sia una delle principali espressioni comportamentali dell’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo e che sia implicato nel mantenere sia le preoccupazioni per il peso e la forma del corpo sia la restrizione dietetica cognitiva nei pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione. Tuttavia, l’importanza di affrontare il check del corpo è stata solo recentemente riconosciuta e manca un’evidenza concreta sulla relazione tra riduzione del check del corpo e miglioramento della psicopatologia specifica del disturbo dell’alimentazione.

In un recente studio italiano pubblicato sulla prestigiosa rivista International Journal of Eating Disorders, la dr.ssa Calugi e collaboratori hanno testato l’efficacia delle procedure specifiche usate dalla terapia cognitivo comportamentale migliorata (CBT-E) per affrontare il check del corpo. Gli autori hanno valutato le traiettorie di cambiamento del check del corpo nel corso del tempo in pazienti con anoressia nervosa trattati con la CBT-E residenziale, confrontando i dati con controlli sani pareggiati pari età, ed esaminato se il cambiamento del check del corpo fosse associato al cambiamento della psicopatologia specifica del disturbo dell’alimentazione e della psicopatologia generale.

Gli autori hanno reclutato 66 pazienti adulti affetti da anoressia nervosa [età 26,1 (5,9) anni; durata del disturbo 7,7 (65,7) anni; IMC 14,7 (2,1) kg/m2] consecutivamente ricoverati presso l’Unità di Riabilitazione Nutrizionale della Casa di Cura Villa Garda.

L’IMC, i punteggi dell’Eating Disorder Examination, del Brief Symptom Inventory e del Body Checking Questionnaire (BCQ) sono stati registrati al momento del ricovero (T0), alla fine del trattamento (T1), a 6 e 12 mesi di follow-up (T2 e T3, rispettivamente). Il BCQ è stato anche somministrato a 182 controlli. Rispetto ai controlli, i pazienti avevano punteggi più elevati al BCQ globale al T0, ma significativamente più bassi al T1, T2 e T3 rispetto al gruppo di controllo.  I cambiamenti dei punteggi del BCQ sono risultati significativamente associati al miglioramento a  breve e a lungo termine della psicopatologia specifica dei disturbi dell’alimentazione e alla psicopatologia generale.

Commentando questi risultati gli autori hanno concluso che l’associazione tra i cambiamenti del check del corpo e le traiettorie di cambiamento della psicopatologia specifica del disturbo dell’alimentazione supportano la potenziale utilità della strategia CBT-E di ridurre le preoccupazioni per il peso e la forma del corpo affrontando direttamente il check del corpo.

Fonte: Calugi S, El Ghoch M, Dalle Grave R. Body checking behaviors in anorexia nervosa. International Journal of Eating Disorders. 2017:n/a-n/a. doi:10.1002/eat.22677