La disseminazione globale dei trattamenti psicologici: una guida per la ricerca e la pratica clinica

A cura di: Lucia Camporese. UOL AIDAP Padova

Fonte: Fairburn C.G & V.Patel V,  The Global Dissemination of Psychological Treatments: A Road Map for Research and Practice. Am J Psychiatry 171:5, May 2014

Oggi sono disponibili trattamenti farmacologici e psicologici efficaci per curare i disturbi mentali, ma molte persone che soffrono di questi disturbi non ricevono alcun trattamento. Questo problema è ancora più accentuato nei Paesi in via di sviluppo. Per far fronte a questa grave discrepanza, Fairburn e Patel suggeriscono due strategie generali: (1) incrementare il numero di terapeuti in grado di somministrare trattamenti psicologici efficaci attraverso il coinvolgimento di operatori sanitari meno qualificati formati via Internet; (2) promuovere l’uso di forme di trattamento, come per esempio l’auto-aiuto guidato o puro, che non prevedono l’uso di terapeuti. Qui di seguito sono riassunti i principali suggerimenti forniti dai due autori anglosassoni.

Incrementare il numero di terapeuti

Le evidenze che supportano i principali trattamenti psicologici sono perlopiù derivate da studi in cui l’intervento è stato somministrato da personale sanitario molto qualificato (generalmente psicologi clinici o psichiatri). Terapeuti di questo tipo scarseggiano nei Paesi ricchi di risorse e in setting poveri di risorse a malapena esistono. La carenza mondiale di terapeuti è affrontata in vari modi. La strategia più ovvia è formare più terapeuti. Questa è la principale strategia perseguita dal programma inglese Improving Access to Psychological Treatments (IAPT), che ha l’obiettivo di formare persone meno qualificate, incluso i pari, ad assumere compiti che sono stati precedentemente intrapresi da persone più qualificate (task shifting).  Applicato agli interventi di salute mentale, il task shifting è utilizzato principalmente in setting con scarse risorse, anche se è rilevante per l’assistenza sanitaria in generale. La maggiore preoccupazione nei confronti del task shifting è la compromissione della qualità delle cure.  Tuttavia, gli studi eseguiti sull’efficacia del task shifting in medicina e in chirurgia indicano che questo rischio non accade e lo stesso sembra essere vero per i trattamenti psicologici.

Scalare la formazione del terapeuta

Oggi la formazione dei terapeuti utilizzata per implementare i trattamenti psicologici coinvolge tre componenti principali: (1) organizzare dei workshop introduttivi eseguiti da esperti nel trattamento; (2) leggere il materiale che descrive il trattamento; (3) somministrare il trattamento sotto la supervisione di una persona competente. La prima e la terza componente non sono scalabili. Pochi esperti sono infatti disponibili a fare workshop e non molte persone hanno una sufficiente esperienza per fornire la supervisione.

Due soluzioni sono state proposte. La prima è “formare il formatore”, in cui alcuni terapeuti sono formati per essere futuri formatori. Questa soluzione però è molto lontana dal poter formare il numero di terapeuti necessari in tutto il mondo e in tempi brevi. La seconda soluzione è la “formazione centrata sul web”, ideata per formare molti terapeuti simultaneamente. In questo tipo di formazione, un sito web appositamente progettato per la formazione descrive e illustra il trattamento in grande dettaglio e incorpora funzionalità per aiutare gli allievi ad afferrare i concetti chiave e a padroneggiare le principali procedure. La formazione centrata sul web può essere usata da sola o accompagnata dal supporto di un operatore non specializzato (formazione guidata).

Promuovere programmi guidati dal trattamento

Anche se la formazione del terapeuta può essere incrementata con successo, gli interventi guidati saranno sempre limitati nel loro impatto. È improbabile che ci sarà mai un numero di terapeuti sufficienti, adeguatamente formati e distribuiti, per soddisfare le esigenze delle persone che soffrono di  disturbi mentali nel mondo. Inoltre, gli interventi guidati dal terapeuta non raggiungeranno mai i pazienti che non cercano aiuto. Come possono queste persone beneficiare dei trattamenti psicologici? La risposta potrebbe risiedere nello sviluppo e nella promozione di “programmi-guidati dal trattamento”, in cui l’intervento è effettuato dal programma stesso, piuttosto che da un terapeuta, come per esempio, i programmi di auto-aiuto dei trattamenti psicologici evidence-based che hanno buone evidenze di efficacia.

Fino a poco tempo fa, questi trattamenti erano divulgati in forma di libri di auto-aiuto, ma sempre più frequentemente essi sono forniti via Internet. Queste due forme di somministrazione hanno i loro pro e contro. Il materiale stampato è potenzialmente accessibile ovunque, mentre i programmi online hanno una limitata penetrazione, anche in Paesi ricchi di risorse, sebbene quest’ultimo aspetto si stia modificando velocemente. Ciò che rende interessante i programmi online (trattamenti centrato sul web), è la possibilità di personalizzarli abbinando  le caratteristiche dell’individuo ai suoi problemi specifici, cosa che non può essere fatta con un libro di auto-aiuto. Trattamenti online possono anche essere progettati per lo scambio di informazioni in tempo reale con applicazioni smartphone compatibili, una caratteristica che potrebbe migliorare la loro efficacia.

La strada da seguire

Se i trattamenti psicologici possono avere la massima penetrazione, la priorità deve essere data all’ottimizzazione degli interventi dei programmi guidati. Fino a poco tempo fa, questa è stata una zona di ricerca relativamente trascurata, ma l’interesse sull’auto-aiuto online è fiorente, e trattamenti online empiricamente supportati per la maggior parte dei disturbi d’ansia e la depressione sono ora disponibili. Tuttavia, i tassi di applicazione, aderenza e completamento del programma sono modesti. I dati disponibili indicano però che questi problemi sono ridotti se il programma è accompagnato da una qualche forma di supporto esterno. Così, in comune con la formazione centrata sul web, il supporto potrebbe essere fornito da un operatore non specialista, una modalità che permette di mantenere l’intervento un programma di trattamento guidato. Idealmente, il supporto potrebbe essere fornito da un provided tramite telefono o Internet.

L’ottimizzazione programmi di trattamento guidati dovrà essere sostenuta dalla ricerca per massimizzare la diffusione del trattamento. L’alfabetizzazione della salute mentale ha bisogno di essere migliorata, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e un maggiore apprezzamento del valore dell’auto-aiuto è necessario sia per i professionisti della salute mentale sia per il pubblico in generale. Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, la collaborazione deve essere forgiata tra gli individui che sviluppano trattamenti psicologici e quelli che lavorano nel campo della salute mentale pubblica e in particolare, della salute mentale globale. Con questo tipo di collaborazione e tenuto conto dei recenti progressi nel trattamento, nella formazione e nella tecnologia, molto potrebbe essere fatto per rendere disponibili alla maggior parte delle persone del mondo trattamenti psicologici efficaci.

Per disseminare i trattamenti psicologici Faiburn e Patel suggeriscono due strategie generali: (1) incrementare il numero di terapeuti in grado di somministrare trattamenti psicologici efficaci attraverso il task shifting; (2) promuovere l’uso di forme di trattamento, che non prevedono l’uso di terapeuti